Tempo, consistenza, tecnica e controllo.
Mai come oggi, fiere e saloni sono diventati event-brand che si spostano velocemente, e con le stesse brand-logic, di paese in paese. Questo concetto non vale più solo per giganti come MWC o COSMOPROF, ma si estende ormai a tutti gli eventi che abbiano uno sviluppo potenziale o effettivo di espansione globale. Spesso i top visitors e gli exhibitors seguono l’evento attraverso i continenti con due o tre saloni l’anno dello stesso portfolio. La coerenza nella gestione di tutti i moduli di comunicazione, quali la segnaletica appesa e digitale, i marketing collaterals, l’outdoor advertising e di tutta l’infografica at-large dell’evento, è essenziale.
In un quadro frammentato di produttori finali, spesso imposti per contratto da parte degli enti fieristici locali, questa modalità di gestione risulta particolarmente complessa; un tormento per gli event manager. Purtroppo una brand-bible, anche laddove esista, non sempre viene seguita dalle micro imprese di stampa e messa in atto. Si tratta di spesso di imprese conto terziste lontane dal brand dell’evento, garantite dall’ente fieristico per cartellonistica e segnaletica, legate a logiche di volume che rendono irrealistica qualunque garanzia di controllo relativa e forma e contenuti. In molti eventi spesso viene loro demandato l’onere della qualità e mai del contenuto, per poi trovarsi a ridosso dell’evento con i propri incaricati on-site a dover aggiustare il tiro a registration counter aperti. Questo si traduce in sovra costi di ristampa ed extra costi last minute ben noti ai marketing manager dell’evento, con chiusure over budget, e costi accresciuti sui listini a prezzo chiuso imposti dall’ente fieristico locale. Senza considerare i problemi logistici che la soluzione last minute dell’allestimento dello stand apre sotto il profilo della sicurezza una volta che i gate stanno già accogliendo i visitatori, con penali che vanno a gonfiare ulteriormente le fatture finali.
Per questo nella gestione a monte dei file è fondamentale arrivare il più possibile preparati, uniformando tanto la gestione dei file di DTP, digital advertising, video e grafica, quanto la gestione dei contenuti testuali. Ridurre il numero di passaggi dell’impaginazione di contenuti grafici e diminuire il margine d’errore. Arricchendo evento dopo evento un ventaglio di template digitali per l’impaginazione di testo amministrata sotto uno stesso cappello, sempre aggiornata e agevolmente modificabile da parte del marketing manager in base alle proprie esigenze. Senza che lei o lui debbano costantemente cercare feedback da microimprese lontane, non abituate a trattare direttamente con il top management, spesso nemmeno pronte a comunicare in inglese o nella lingua del cliente. Traduzione e DTP e traduzioni con Indesign sono fra le problematiche specifiche ben note a chi lavora negli eventi. Problematiche alle quali BBLTranslation e PURPLEPRINT Creative presentano una soluzione unica come insider consolidati di successo.