Qui di seguito riportiamo l’intervista che il portale Barcelonaturisme.com, proprietà del Consorci de Turisme de Barcelona, ha dedicato a Barbara Beatrice Lavitola, amministratrice di BBLTranslation. L’intervista ripercorre il percorso professionale di Barbara e ci permette di conoscere il lavoro quotidiano del team di BBLTranslation nel prestare servizi di traduzione e interpretariato di alta qualità ai propri clienti.
“Barcellona attira sempre più donne imprenditrici provenienti da tutto il mondo”
Amante delle moto, del trekking e della difesa personale, Barbara Beatrice Lavitola ha potuto realizzare a Barcellona alcuni dei suoi sogni professionali e personali. Arrivata da Milano otto anni fa, ha ritrovato qui quel carattere di città cosmopolita che aveva conosciuto a Londra, dove aveva frequentato un master in traduzione tecnico-scientifica.
Il suo spirito imprenditoriale la incoraggia a creare una società di servizi di traduzione che, malgrado la crisi economica, è cresciuta negli ultimi anni con un portafoglio clienti tra i più esigenti.
“Le aziende, di qualunque tipologia, si sono dovute aprire al mercato estero, da cui il bisogno di tradurre i propri materiali per targettizzare nuovi clienti” spiega Lavitola “evidenziando che ogni volta il cinese è la lingua più richiesta”.
(Barbara) mette l’accento sulle affinità culturali e il modus vivendi tra Barcellona e Milano, il che significa che esiste un “ponte naturale” tra le due città. La posizione strategica di Barcellona ed il fatto di avere un porto ed un aeroporto di prima classe, fanno della città un polo di attrazione per molti professionisti e, sempre più, anche più donne imprenditrici. Nella sua cerchia ci sono sempre più quelle provenienti dagli Stati Uniti, dai Paesi Bassi, dal Belgio e dalla Svezia.
Una parte importante del suo lavoro è il coordinamento dei team che forniscono servizi di interpretariato e traduzione alle numerose riunioni professionali e congressi che si tengono a Barcellona. É un lavoro che richiede costante attenzione e una buona selezione delle risorse umane.
Lo spirito imprenditoriale lo deve al nonno che negli anni ‘30 si spostò in Venezuela, impiantandovi diversi affari. Il lato ribelle e innovativo al padre che ha lasciato il suo lavoro come impiegato di banca per reinventarsi decoratore d’interni in un’epoca in cui non esistevano i computer e tutto si faceva disegnando a mano.
Nonostante la sua passione per le moto di grossa cilindrata, tutti i giorni va e torna dal lavoro camminando godendosi la passeggiata a Barcellona perché “Ci sono sempre un sacco di cose nuove da scoprire”.